Talvolta confuso con la granita e con la gramolata, si differenzia da queste per la consistenza più simile al gelato (grana più fine).
Solitamente a base di acqua e frutta, talora possono essere presenti anche latte o liquori.
L'origine del sorbetto è sicuramente dovuta agli Arabi, che inventarono lo sherbet, bevanda leggermente gelata a base di acqua, frutta e dolcificanti.
Diverse fonti fanno risalire i miglioramenti apportati allo sherbet originario, e dunque l’invenzione dell'attuale sorbetto, al periodo in cui gli Arabi occuparono la Sicilia.
Fu in Sicilia che gli Arabi impararono ad usare la neve dell'Etna mista a sale marino come eutettico per mantenere bassa la temperatura del sorbetto durante la sua lavorazione (vista l'assenza di alternativi sistemi frigoriferi).
In questo contesto è considerata rilevante l'invenzione di un pescatore di Aci Trezza, paesino a nord di Catania.
Egli realizzò il primo prototipo di gelatiera, proprio sfruttando le caratteristiche eutettiche della miscela sale neve.
Divenne poi famoso un suo nipote, tale Francesco Procopio dei Coltelli, che all'inizio del XVII secolo portò a Parigi l'invenzione dell'avo, dando origine al primo caffè d'Europa (Le Procope) ed all'industria del gelato.
Difficoltà:
minima
Tempo necessario:
40 minuti
Ingredienti per 6 persone:
mezza anguria medio-piccola
zucchero semolato g 200
limone
un lime e una pesca per guarnire
Preparazione:
Svuotate della polpa la mezza anguria, lasciando un bordo di circa cm 2 e ricavando g 350 di polpa.
Frullate la polpa con lo zucchero, il succo filtrato di mezzo limone e g 400 di acqua fredda.
Versate il frullato nella gelatiera e avviatela fino a ottenere un sorbetto:
saranno necessari circa 30 minuti di lavorazione.
Raccogliete il sorbetto con l'attrezzo per fare le palline e mettetele nel mezzo guscio di anguria preparato, colmandolo.
Guarnite con fette di lime e di pesca e servite subito.
Vino consigliato:
La presenza dell'anguria rende sconsigliabile l'abbinamento enologico.
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