In alcune zone d'Italia viene chiamata catalogna.
Ci sono comunque almeno due tipi: uno più alto ed eretto, il quale essendo più amaro si presta meglio alla cottura; l'altro più basso, a costa larga, i cui germogli si nascondono all'interno del cespo, sono buonissimi da mangiare crudi (spesso con aggiunta di aglio e acciughe) e sono noti come puntarelle, diffusi anche nella cucina campana e cucina romana.
A Roma vengono chiamate, appunto, puntarelle le foglie più interne, i germogli, della catalognaspigata che dopo essere state tagliate a filetti, vengono messe in una ciotola piena di acqua fredda e ghiaccio, questo le farà "arricciare".
Difficoltà:
minima
Tempo necessario
15 minuti
Ingredienti per 4 persone:
500 g di puntarelle
1 spicchio di aglio
3 acciughe
olio di oliva
aceto
sale e pepe
Preparazione:
Pulite le puntarelle, formando strisce più o meno lunghe e tenetele nell'acqua fredda per il tempo necessario a farle arricciare.
Asciugatele e mettetele in un insalatiera.
Pestate l'aglio nel mortaio insieme alle acciughe, trasferite il composto in un piatto e aggiungete olio, aceto, sale e pepe;
stemperate per far amalgamare bene il tutto.
Versate questa salsa saporita sopra le puntarelle, mischiate bene e servite.
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