Il termine discende dallo spagnolo bacalao, a sua volta derivato dal fiammingo bakkeliauw.
Furono infatti i Baschi, abili navigatori e pescatori di balene, a scoprire, in epoca medievale, che la carne di merluzzo, abbondante nei mari del Nord e già pescata dai Vichinghi, si conservava assai meglio di quella dei cetacei.
In Italia, con il termine "baccalà" si intende il merluzzo conservato sotto sale, mentre "stoccafisso" ci si riferisce normalmente al merluzzo essiccato.
Benché la cottura più diffusa per la preparazione del baccalà sia quella in umido, che ammorbidisce e arricchisce i tessuti del pesce, non mancano ricette in cui il pesce viene semplicemente lessato, a volte appena scottato, fritto, arrostito, cotto a lungo nell'olio a fuoco bassissimo o addirittura servito crudo, in carpaccio.
Difficoltà:
Minima
Tempo necessario:
15 minuti
Ingredienti per 6 persone:
filetti di baccalà sott'olio g 360
polenta fredda circa g 500
12 filetti di alice arrotolati
prezzemolo
latte
olio extravergine di oliva
Preparazione:
Ritagliate 12 quadratini ( di circa cm 5 ) dalla polenta.
Pennellateli di olio e grigliateli sulla bistecchiera ben calda.
Sgocciolate i filetti di baccalà dall'olio di conservazione e metteteli nel vaso del frullatore. Unitevi un cucchiaio di olio e 3 o 4 di latte.
Frullate il tutto finché avrete ottenuto un composto liscio e uniforme.
Mescolatevi un cucchiaio di prezzemolo tritato.
Disponete il baccalà mantecato sui crostini di mais, guarnite con altro prezzemolo e con i filetti di alici arrotolati, quindi servite subito.
Vino consigliato:
La presenza delle alici rende sconsigliabile l'abbinamento enologico.
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