Si tratta di un insieme di ortaggi fritti (per lo più melanzane), conditi con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive e capperi, in salsa agrodolce.
Ne esistono numerose varianti, a seconda degli ingredienti:
le ricette "classiche" raccolte in tutta l'isola sono ben 37.
La caponata, diffusa in tutto il Mar Mediterraneo, è generalmente utilizzata oggi come contorno o antipasto, ma sin dal 1700 costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane.
L'etimologia deriverebbe dal "capone", nome con il quale in alcune zone della Sicilia viene chiamata la 'lampuga', un pesce dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito nelle tavole dell'aristocrazia condito con la salsa agrodolce tipica della caponata.
Il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le economiche melanzane.
Ed è questa la ricetta giunta fino a noi.
Qualcuno sostiene che il nome del piatto derivi dalle "caupone", taverne dei marinai.
Difficoltà:
minima
Tempo necessario
20 minuti
Cottura:
30 minuti
Ingredienti per 4 persone:
350 g di fusilli
2 melanzane
1 cipolla
3 pomodori ramati
50 g di olive nere
30 g di pinoli
1 costa di sedano
40 g di olio
1 cucchiaino di capperi
1 ciuffo di prezzemolo
sale
Preparazione:
Affettate sottilmente la cipolla e il sedano, pelate i pomodori e sminuzzateli, tagliate a cubetti le melanzane, snocciolate le olive, tritate il prezzemolo.
Rosolate la cipolla e il sedano in una casseruola con l'olio, unite le melanzane, i pomodori, regolate di sale, fate cuocere su fuoco basso e con il coperchio per 25 minuti.
Nel frattempo portate ad ebollizione abbondante acqua, salatela e fatevi cuocere i fusilli.
Scolate la pasta, conditela con le melanzane, le olive, i capperi, i pinoli e il prezzemolo, girate bene il tutto e servite.
Vino consigliato:
Servite con un Lagrein Dunkel.
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