È, «il pane, anzi il cibo nazionale dei Romagnoli»:
in realtà, lo era innanzitutto per i più poveri.
Caratteristica soprattutto dell'Appennino tra Forlì, Cesena e Rimini, è diffusa anche nel ravennate e nel resto della Romagna, fino a sconfinare nel Montefeltro, nella provincia di Pesaro e Urbino e nella Repubblica di San Marino.
Non si presenta ovunque uniforme:
ad esempio, la piadina forlivese, cesenate e ravennate è più spessa (per alcuni sa più di pane, insomma), mentre nel riminese(piada) tendono a stenderla molto sottile;
quella pesarese, chiamata anche crescia o crostolo nell'entroterra, è sfogliata e saporita.
Difficoltà:
media
Tempo necessario
30 minuti
Cottura:
30 minuti
Ingredienti per 4 persone:
225 g di farina
1 pizzico di bicarbonato
rucola
2 spicchi di aglio
500 g di pomodori pelati
12 olive nere snocciolate
20 capperi
origano
paprica dolce
olio extravergine di oliva
sale
Preparare la salsa:
Rosolate gli spicchi di aglio interi in tre cucchiai di olio extravergine di oliva; unite quindi i pelati sgocciolati e tagliati a pezzetti, insaporite con sale e paprica a piacere e cuocete a fuoco vivo per 5 minuti.
Lasciate raffreddare, eliminate l'aglio e unite le olive tagliate a rondelle, i capperi e una generosa presa di origano.
Preparazione per le piadine:
Sul ripiano di lavoro setacciate la farina, unite il bicarbonato, un pizzico di sale, un cucchiaino di olio.
Lavorate tutti gli ingredienti aggiungendo un poco di acqua calda per ottenere un impasto omogeneo.
Dividetelo in sedici parti e stendete ciascuna in modo da ottenere un dischetto rotondo spesso 3-4 mm circa.
Scaldate una padella antiaderente dal fondo perfettamente piatto e mettetevi a cuocere senza alcun condimento le piadine, rigirandole da entrambi i lati.
Farcite le piadine calde con la salsa al pomodoro e e olive e, a piacere, qualche foglia di rucola sminuzzata.
Vino consigliato:
Servite con un Montepulciano Rosso.
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