Secondo alcune credenze, infatti, si afferma che i funghi che crescono in "cerchio" siano generati da danze notturne di streghe o di gnomi ("cerchio delle streghe").
Nella Cina antica, ad esempio, il fungo "ku" o "chih" era considerato simbolo di lunga vita, magico, divino e legato in qualche maniera all'immortalità.
Gli Aztechi ed i Maya consideravano i funghi allucinogeni "carne divina", per le loro proprietà allucinogene.
Anche nell'antica Grecia, come in Cina, il fungo era considerato simbolo di vita e pertanto divino.
Narra infatti una leggenda che l'eroe Perseo, dopo un lungo viaggio, trovandosi stanco ed assetato, si poté rifocillare con dell'acqua raccolta all'interno del cappello di un fungo;
per questo motivo decise di fondare in quel posto una nuova città che chiamò Micene (dal greco mykés = fungo), dando vita alla civiltà micenea.
Invece nella Roma antica il fungo, pur apprezzatissimo per le sue qualità culinarie (ad esempio l'Amanita caesarea), diventò anche simbolo di morte, ed infatti il termine fungus indicherebbe "portatore di morte" (dal latino funus = morte e ago = porto, portare).
Sono vari gli episodi tra leggenda e realtà legati alla concezione funesta dei funghi.
Si narra ad esempio che l'imperatore Claudio era così ghiotto di funghi che morì proprio a causa di questi:
la moglie Agrippina, conoscendo questa sua debolezza culinaria e desiderando mettere sul trono, al suo posto, il figlio di primo letto Nerone, lo avrebbe fatto avvelenare proprio con dei funghi velenosi.
La mitologia nordica, invece, narra che una volta Odino era inseguito dai diavoli e le gocce di bava rossa che cadevano dalla bocca di Sleipnir, il suo mitico cavallo ad otto zampe, si trasformarono magicamente in funghi rossi.
In Siberia, come racconta James Arthur, un etnobiologo di fama internazionale, gli sciamani usavano e usano il fungo Amanita muscaria come un sacramento religioso. Essi - dice - entrano attraverso un'apertura del tetto e portano questi funghi (allucinogeni) in grandi sacchi.
Sono vestiti di rosso e bianco, i colori di Babbo Natale, ma anche dell'Amanita, che in Siberia cresce nei boschi di conifere.
Difficoltà:
minima
Tempo necessario
30 minuti
Cottura:
15 minuti
Ingredienti per 4 persone:
350 g di farfalle
100 g di pancetta
mezza cipolla
alcune foglie di salvia
400 g di funghi freschi
20 g di burro
10 g di olio extravergine di oliva
sale
Preparazione:
Tritate la cipolla, la salvia e la pancetta, quindi pulite i funghi eliminando l'eventuale terriccio, lavateli con una pezzuola umida e affettateli sottilmente.
Rosolate la cipolla, la pancetta e la salvia con l'olio e il burro, unite i funghi, regolate di sale, chiudete con il coperchio e fate cuocere a fuoco basso, girando ogni tanto.
Cuocete per 25 minuti circa e levate dal fuoco.
Mentre il sugo cuoce, portare a cottura la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela e conditela con i funghi.
Girate e servite.
Vino consigliato:
Servite con un Sangiovese di Romagna.
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