Nei mari italiani sono presenti due specie di questa famiglia (noti in genere come Triglie):
Triglia di scoglio (Mullus surmuletus), diffusa fino a 100 metri di profondità, Triglia di fango (Mullus barbatus), che può abitare fino a 300-500 metri di profondità.
Entrambe le specie erano già molto note nell'antichità per la prelibatezza delle carni.
La Triglia di scoglio è diffusa nell'Atlantico orientale (dalla Norvegia al Senegal), nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero.
Abita fondali rocciosi e qualche volta su fondali sabbiosi e fangosi coperti da vegetali, profondi al massimo 100 metri, i piccoli vivono in mare aperto.
La temperatura nei luoghi da essa popolati è intorno a 17-21 gradi centigradi, non oltre ai 24-25.
È un pesce abbastanza piccolo con un corpo piuttosto allungato.
Ha una bocca piccola che può protrarre, dalla estremità si diramano due appendici (barbigli), che sono utilizzate per cercare cibo sui fondali, possono inoltre venir nascoste in un solco sulla mandibola durante il riposo.
Gli occhi si trovano vicini al bordo superiore della testa, il quale può essere più o meno accuminato.
Molto tipiche sono due grosse squame presenti nella parte posteriore della mandibola proprio sotto gli occhi.
Altra caratteristica tipica sono i denti che si trovano solo nella parte inferiore della bocca, cioè la mandibola.
Le sue pinne dorsali sono separate ed in quella anteriore vi sono alcune fasce longitudinali di colore scuro.
La triglia ha molte sfumature di colore:
ha il dorso bruno-rossastro, i fianchi sono di un color rosa arancio e biancastro con tre o quattro strisce orizzontali giallo-dorate, il ventre è generalmente rosa. La triglia di fango arriva ad una lunghezza compresa tra 20 e 25 cm anche se le femmine sono di dimensioni superiori rispetto ai maschi.
Difficoltà:
minima
Tempo necessario
10 minuti
Cottura:
10 minuti
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di triglie
1 tartufo bianco
50 g di burro
sale
pepe
Preparazione:
Pulite le triglie, togliete la spina e ricavate dei filetti che laverete e asciugherete.
Tritate il tartufo.
Fate fondere 20 g di burro, passate ogni filetto nel burro sciolto, poi cospargeteli con il tartufo tritato, premendo in modo che esso aderisca bene.
Lasciate sciogliere il rimanente burro in una padella, quindi unite i filetti, fateli cuocere in entrambi i lati e servite subito.
Vino consigliato:
Servite con un Trebbiano.
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