Il fusto è robusto, cilindrico e carnoso, striato longitudinalmente.
Documentazioni storiche, linguistiche e molecolari sembrano indicare che la domesticazione del carciofo (Cynara scolymus) dal suo progenitore selvatico (Cynara cardunculus) possa essere avvenuta in Sicilia, a partire dal I secolo circa.
La pianta chiamata Cynara era già conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente si trattava di selvatico.
A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci, e prende il nome da una ragazza sedotta da Giove e quindi trasformata da questi in carciofo.
Nel secolo XV il carciofo era già consumato in Italia. Venuto dalla Sicilia, appare in Toscana verso il 1466.
Nella pittura rinascimentale italiana, il carciofo è rappresentato in diversi quadri: "L'ortolana" di Vincenzo Campi, "L'estate" e "Vertumnus" di Arcimboldo.
La tradizione dice che fu introdotto in Francia da Caterina de' Medici, la quale gustava volentieri i cuori di carciofo. Sarebbe stata costei che lo portò dall'Italia alla Francia quando si sposò con il re Enrico II di Francia.
Luigi XIV era pure un gran consumatore di carciofi. Gli olandesi introdussero i carciofi in Inghilterra: abbiamo notizie che nel 1530 venivano coltivati nel Newhall nell'orto di Enrico VIII.
I colonizzatori spagnoli e francesi dell'America introdussero il carciofo in questo continente nel secolo XVIII, rispettivamente in California e in Louisiana.
Oggi in California i cardi sono diventati un'autentica piaga, esempio tipico di pianta invadente di un habitat in cui non si trovava precedentemente.
Difficoltà:
minima
Tempo necessario
15 minuti
Cottura:
30 minuti
Ingredienti per 4 persone:
8 carciofi
1 spicchio d’aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 dado
menta
prezzemolo
olio
sale
Preparazione:
Mondate i carciofi dalle foglie esterne più dure, eliminate il gambo ed il fieno centrale. Lavateli con cura e poi riempiteli con un trito di aglio, prezzemolo e menta.
Disponeteli in una casseruola uno accanto all’altro, in piedi, copriteli con abbondante olio, salateli e lasciateli stufare, con il coperchio, per circa 10 minuti.
A questo punto aggiungete il mezzo dado sbriciolato ed un bicchiere scarso di acqua tiepida e lasciate cuocere altri 10 minuti, quindi versate il vino bianco, alzate la fiamma per farlo evaporare e lasciate continuare la cottura fino a che i carciofi saranno teneri.
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