In Germania del nord è conosciuto come Berliner Pfannkuchen.
È un dolce tipico del carnevale a forma di palla confezionato con pasta lievitata e farcito con marmellata (di solito di rosa canina ma anche di prugne o albicocche), panna o crema bavarese (secondo la zona di produzione), e fritto nello strutto, quindi spolverato con zucchero, normale o a velo.
In Italia questo è conosciuto col nome di bomba o bombolone nelle regioni centro-meridionali, mentre al nord mantiene la denominazione originale.
Nelle regioni ex-austriache (anche quelle italiane) fa parte della tradizione. Due le interpretazioni sull’origine della parola "krapfen":
la prima la farebbe nascere dal termine antico tedesco "krafo" (frittella), mentre la seconda la farebbe derivare del nome di una certa signora Krapft, pasticcera viennese che verso la fine del '600 sembra abbia inventato questi dolci.
Difficoltà:
elevata
Tempo necessario:
1 ora più la lievitazione
Ingredienti per 6 persone:
farina g 420
latte dl 2
lievito di birra g 40
3 uova
burro g 70
una bustina di vanillina
12 cucchiai di confettura di albicocche
zucchero g 40
zucchero a velo
olio di semi
sale
Preparazione:
Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido con un cucchiaio di farina e uno di zucchero, coprite e lasciate lievitare.
Setacciate 400 g di farina, disponetela a fontana sul tavolo della cucina e versate al centro le uova con il burro fuso, lo zucchero rimasto, un pizzico di sale, la vanillina e il lievito.
Impastate bene, formate una palla omogenea e consistente e lasciate lievitare per 2 ore in una terrina coperta.
Stendete l'impasto in una sfoglia sottile, con un bicchiere ricavate dodici dischi di sette centimetri di diametro, disponete al centro un cucchiaio di confettura di albicocche e sovrapponete i dischi uno sull'altro.
In una padella con l'olio friggete i krapfen due per volta per 6 minuti, girandoli a metà cottura; quando sono dorati, asciugateli sulla carta assorbente e spolverateli con lo zucchero a velo.
Vino consigliato:
Servite con un Moscato di Pantelleria.
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