Lo Zabaglione o Zabaione è una crema dolce e spumosa a base di uova, zucchero e vino o vino liquoroso. Negli anni '50 diede origine, in Italia, a noti liquori come il Vov e lo Zabov. Lo Zabaione è una preparazione che vanta parecchi secoli di storia. Tuttavia vi sono fonti discordanti riguardo le sue origini ed il suo nome. Una di queste tradizioni racconta che sia stato "inventato" nel 1500 vicino a Reggio Emilia per una casualità. Si narra che il capitano di ventura Emiliano Giovanni Baglioni arrivò alle porte della città e si accampò. A corto di viveri mandò, com'era uso a quel tempo, alcuni soldati a razziare i campi dei contadini della zona. Il raccolto, però, fruttò ben poco e il Capitano Baglioni si ritrovò con uova, zucchero, qualche fiasca di vino e delle erbe aromatiche. In mancanza d'altro fece mescolare il tutto e lo diede ai soldati al posto della solita zuppa e questi ne furono entusiasti. L'uso popolare chiamava Giovanni Baglione 'Zvàn Bajòun' e la crema ne prese il nome diventando prima 'zambajoun', poi Zabajone e infine Zabaglione. Un'altra tradizione, almeno altrettanto affermata, sostiene che questo preparato sia stato inventato, sempre nel XVI secolo, a Torino dal francescano Pasquale Baylón, e da questi utilizzato come medicina ricostituente per deboli e malati. Dopo la canonizzazione del monaco, il dolce venne chiamato la crema di San Baylon e quindi semplicemente Sambayon dal quale la forma corrente "Zabajone". Proprio per la paternità della celebre crema, nel 1722 Baylon venne proclamato santo protettore dei cuochi. È tuttavia probabile che queste tradizioni siano almeno in parte romanzate e che, considerando la diffusione degli ingredienti e la loro semplice reperibilità, una crema simile allo zabaione fosse nota e diffusa in tempi ben più remoti: per esempio nel 1533 un dolce simile allo zabajone era servito, in forma ghiacciata, alla corte di Caterina de' Medici ed è probabile un'ascendenza ancora più antica. Qualunque fosse la sua origine, la ricetta si diffuse ovunque, legandosi ai diversi vini liquorosi tradizionali (Porto, Marsala, Xeres, Rivesaltes), grazie alla maliziosa tradizione che lo pubblicizzò come rinvigorente nei giochi d'amore. La ricetta tradizionale piemontese prevederebbe l'utilizzo di moscato dolce, tuttavia è attestato anche l'uso di vini rossi o bianchi non liquorosi come il Barbera, il Nebbiolo o l'Arneis.
Difficoltà:media
Tempo necessario40 minuti
Ingredienti per 6 persone:6 cucchiai di marsala
1/4 di lt di panna montata
50 g di zucchero a velo
50 g di zucchero
1/4 di lt di panna liquida
100 g di ciliegie candite
1 bicchierino di kirsch
3 uova
100 g di pan di Spagna
cioccolato amaro
Preparazione:In una casseruola battete i tuorli d'uovo e unitevi il marsala. Cuocete lo zabaione a bagnomaria (senza farlo bollire). Appena diventerà spumoso levatelo dalla fiamma e immergete il recipiente in acqua fredda. Fate raffreddare la crema mescolando spesso.
Quindi montate la panna e unitela allo zabaione, mescolate con cura, versate il preparato nella gelatiera e azionatela.
Spezzettate la frutta candita, mettetela in una terrina con il kirsch e lasciatela macerare. Incorporate alla panna montata lo zucchero a velo, la frutta candita ben strizzata, il cioccolato spezzettato e il pan di Spagna tagliato a dadini. Mescolate il tutto e riponete nel freezer.
Quando è pronto mettetelo in uno stampo semisferico e fatelo aderire bene alle pareti, formando una conca al centro che riempirete con la crema di panna e coprirete con un foglio di carta stagnola.
Mettete il preparato nel freezer per almeno 4 ore. Prima di servire tagliate il gelato a spicchi.
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