ne esistono tre specie che hanno in comune la forma della conchiglia una sorta di tubo allungato, lunga fino a 15-17 cm, con i margini paralleli, diritti e taglienti.
I Solenidi hanno conchiglia liscia, poco solida, equivalve, tubiforme e tronca alle due estremità:
dall’estremità anteriore sporge il grosso piede, da quella posteriore i sifoni riuniti;
questi animali scavano gallerie nella sabbia fino ad un metro di profondità, e in esse possono ritirarsi in caso di pericolo con l’aiuto del piede molto estensibile. La colorazione della conchiglia è giallastro-brillante con striature violacee;
la taglia più frequente è di 12-15 cm, ma può raggiungere i 17 cm di lunghezza.
Il cannello si nutre filtrando attraverso un sifone inalante piccole particelle alimentari dall’acqua, che poi refluisce attraverso il secondo sifone (esalante) insieme ai residui della digestione.
Prevalentemente il cannolicchio viene commercializzato vivo; per verificarne la freschezza basta toccare il piede, la massa muscolare che sporge, che l’animale vivo dovrebbe subito ritrarre.
Spesso al suo interno vi è della sabbia e per questo va lavato molto bene;
può avvenire infatti che nelle operazioni di pesca, una certa quantità di sabbia finisca dentro il corpo dell’animale, creando, se non tolta, dei notevoli problemi in cucina.
Sono ottimi gratinati al forno o per condire la pasta.
Difficoltà:
minima
Tempo necessario
10 minuti
Cottura:
10 minuti
Tempo di riposo:
1 ora
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di cannolicchi freschi
1 spicchio d'aglio
3 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 limone
sale
pepe
Preparazione:
Lavate bene i cannolicchi, poi buttateli in acqua bollente leggermente salata;
dopo qualche minuto scolateli, togliete le valve e conditele con olio, succo di limone, prezzemolo e aglio tritato, sale e pepe.
Lasciateli riposare, poi servite.
Vino consigliato:
Servite con un Chiaretto dei Colli Tortonesi
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